Chi siamo
Alla domanda chi siamo, rispondiamo sempre allo stesso modo: Eredi e Custodi di una storia che ci spinge ad amare la nostra Terra, di cui vogliamo farvi innamorare creando emozioni uniche da indossare. Acqua di Noto è un progetto, un brand, una sintonia di visioni, ma è soprattutto uno stato d’animo.
La nostra storia nasce proprio qui, in questo luogo del cuore e dell’anima, nella via dei balconi più belli al mondo, via Nicolaci, dove il destino ci ha permesso di realizzare un grande sogno: quello di gestire una galleria d’arte, dal 2016, sita nel piano attico dell’omonimo palazzo dei Principi e nel 2021 di aprire, sulla stessa via, una piccola profumeria artistica di nicchia con la missione di ridefinire il valore del made in Sicily, lavorando ad un progetto interamente dedicato a questa città da indossare.
Acqua di Noto racconta una visione progettuale che lega il passato e il futuro di una nuova filosofia del corpo, capace di coniugare ricerca spirituale e benessere psicofisico. Un marchio dedicato a rendere il rito di purificazione personale, un’esperienza sensoriale speciale.
In via Nicolaci 13, un angolo del centro storico, intimo e raccolto, coltiviamo la nostra crescente passione per la profumeria artistica, e non solo, condividendola con chi ricerca uno stile personale intramontabile, nella cultura di un brand esclusivamente siciliano.
Il logo
Nella creazione del marchio “Acqua di Noto” ci siamo lasciati ispirare da un motivo decorativo scolpito sul fregio del portale d’ingresso di Palazzo Nicolaci, ripreso dal Vignola, certi che nessun simbolo culturale al pari di questo avrebbe potuto rappresentare meglio la nostra brand identity, riflettendo l’orientamento e gli obiettivi dell’azienda, oltre che la personalità e i suoi valori costruiti sull’heritage del passato e sull’amore per le nostre radici.
Raffigura un tripode ad alto fusto, con funzione di bruciaprofumi o bruciaincenso, tra una coppia di grifoni affrontati in posa araldica, simboli di custodia, vigilanza e coraggio.
Un messaggio visivo, una comunicazione immediata per rievocare l’impiego antichissimo dell’incenso nel rito della purificazione non solo del corpo ma anche dell’aria, e come simbolo dell’odor suavitatis, ovvero del profumo soave, cibo spirituale dell’anima.
